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Sunday 12 June 2011

Viviconstile l'acqua

Come usare meglio l'acqua in casa
Costa poco, vale tanto, e troppo spesso la diamo per scontata. Dalla doccia agli usi in cucina, dallo scarico del water all'irrigazione delle piante, senza tralasciare lavatrice e lavastoviglie, gli accorgimenti per fare un uso più attento dell'acqua di casa.
ABBIAMO 9 CONSIGLI PER TE
DIFFICOLTÀ
CONVENIENZA
1
Sostituisci le guarnizioni (oppure, se necessario, l'intero pezzo) dei rubinetti che perdono.
Costo indicativo: qualche decina di centesimo di euro.

2
Fai attenzione ai rubinetti aperti, chiudili mentre ti lavi i denti o ti fai la barba (in un minuto scendono anche 10 litri d'acqua).

3 Fai la doccia anziché il bagno: risparmierai più di 100 litri d’acqua ogni volta.
4
Se lavi i piatti a mano, evita di lasciare il rubinetto dell'acqua aperto mentre insaponi le stoviglie e riserva l'uso dell'acqua corrente al momento del risciacquo.

5 Usa lavatrice e lavastoviglie ad alta efficienza e falle partire solo quando sono a pieno carico.
6
Controlla lo scarico del WC. Il 30% dell'acqua usata in casa è per il gabinetto: se è a cassetta, vale la pena adottare il pulsante a doppio tasto (poca e tanta acqua).

7
Installa rompigetto areati all'interno del terminale svitabile dei rubinetti. Cambia il getto della doccia con erogatori “a basso flusso”. Si possono ridurre i consumi anche del 40%.
Costo indicativo: circa 1 euro ogni rubinetto, 25-40 euro ogni doccia.

8
Innaffia le piante nei vasi o nel giardino con parsimonia e sempre verso sera, usando l'acqua dei risciacqui e, se c'è bisogno di tanta acqua, installando impianti a goccia programmabili con timer.
Costo indicativo: 100-150 euro.

9
Per lavare l'auto, al posto dell'acqua corrente, usa il secchio. In alternativa, rivolgiti ad un autolavaggio assicurandoti che sia munito di impianto di trattamento e di recupero dell'acqua di scarico.

AGEVOLAZIONI E CONTRIBUTI

Sconti al consumatore sull'acquisto di riduttori di flusso possono essere praticati nell'ambito di campagne di risparmio energetico per concorrere all'acquisizione dei “Titoli d'Efficienza Energetica” (o Certificati Bianchi).
Lo spreco è dietro l'angolo

Ogni giorno in Italia si consumano circa 200 litri d'acqua potabile a testa (dai 104 di Ascoli Piceno ai 350 di Milano). Molto di più di quella che ci serve davvero. E' acqua che è stata prelevata da pompe, talvolta trattata in impianti, analizzata in laboratori sofisticati, distribuita in tutte le nostre case e che, infine, dovrà essere depurata prima di venire restituita ai fiumi o al mare. Sprecare questo bene prezioso è più facile di quel che si creda: un rubinetto che perde una goccia ogni 5 secondi, a fine anno ne ha buttati 2 mila litri! Se poi a perdere è il rubinetto dell'acqua calda, è come se avessimo sprecato anche una decina di metri cubi di metano. Ecco perché i consigli per non sprecare acqua e non sprecare energia si assomigliano così tanto.



Riduttori di flusso

In sostituzione dei normali frangigetto, si possono applicare dei riduttori di flusso (o rompigetto areati) ai rubinetti del bagno e della cucina. Si tratta di semplici e poco costosi apparecchi che miscelano aria all'acqua in uscita, consentendo di ridurre drasticamente i consumi, anche del 40%, senza diminuire la resa lavante o il comfort. Non tutti però sono uguali e alcuni permettono un risparmio molto superiore di altri: prima dell'acquisto, controllare bene l'etichetta. 



Sciacquoni a basso consumo

Lo sciacquone a doppio pulsante permette di scaricare solo 3 litri invece dei 10-12 abituali. Per chi non vuole cambiare la vecchia vaschetta del WC a pulsante unico, è possibile ridurre l'afflusso d'acqua immergendovi una bottiglia di plastica piena chiusa o una busta (vedi www.studioinvenzioni.com/sacchetto-salva-acqua.html). In alternativa, per gli impianti di scarico a cassetta alta esterna si possono acquistare oggi apparecchiature che, a fronte di una piccola spesa e senza bisogno di lavori di muratura, trasformano il nostro sciacquone convenzionale in uno a doppio scarico (vedi www.casasoleil.it).



Lavatrici e lavastoviglie

I vecchi modelli di classe energetica bassa usano anche 25-50 litri a lavaggio, oltre a consumare costosa elettricità per scaldare l'acqua in più. Considerato che l'acqua adoperata per ogni lavaggio è la stessa, vale la pena farli funzionare solo a pieno carico. 

Anche lavare i piatti a mano può non convenire: se si tiene sempre aperto il rubinetto si consuma più acqua, detersivo, energia e si inquina di più che usando la lavastoviglie. Meglio immergere le stoviglie in una bacinella d'acqua calda con poco detersivo e utilizzare l'acqua corrente solo per il risciacquo (leggi qui).



Risparmiare in giardino

Per chi ha il giardino i consumi, specie in estate quando i fiumi sono in secca, aumentano notevolmente. Innaffiare a spruzzo, con la canna o con automatismi, favorisce l'evaporazione (specie se si innaffia quando il sole è ancora alto) e non indirizza l'acqua dove è più necessaria. Meglio utilizzare impianti a goccia programmabili con timer: dotati di tubi con ugelli dosatori, sono molto comodi e consentono risparmi notevoli. 

Per le piccole innaffiature, si può sfruttare l'acqua già usata per lavare frutta e verdura o l'acqua piovana raccolta con bacinelle.



Buona edilizia

Esempi di gestione sostenibile dell'acqua si stanno recentemente diffondendo in Italia sulle nuove costruzioni, grazie anche alla spinta di leggi e di regolamenti comunali. 
Le migliori esperienze ricorrono al recupero dell'acqua piovana, particolarmente adatta all'uso negli elettrodomestici, in quanto priva di calcare, e al trattamento e riuso delle acque grigie (le acque di scarico provenienti da doccia e lavabi) per scopi non potabili, come ad esempio l'irrigazione di aree a verde, il riempimento delle cassette di risciacquo dei WC, il lavaggio di aree esterne. 

Adottando queste soluzioni in fase di costruzione o di ristrutturazione edilizia è possibile ridurre i consumi domestici di acqua potabile del 70% arrivando a consumare – a parità di comfort - circa 60 litri al giorno per abitante.

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